Il G8 di Genova è la metafora che raccontiamo.Non credo in un teatro 'politico', credo invece nella possibilità di un teatro civile, in quanto portatore di verità.Genova rappresenta per me, per gli attori, l'autore, la scenografa, un appuntamento irrinunciabile con l'essere artisti e l'essere uomini ora, qui, in questo paese, su questo pianeta.Portare in teatro questa storia significa ricostruire completamente in noi la necessità stessa della nostra arte oggi, creare i presupposti perché la tragedia possa trovare liberamente espressione attraverso di noi.